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SCUOLA ELEMENTARE A FAGNANO OLONA


LUOGO Fagnano Olona, Varese, Italia
ANNO 1977
TEMA Architettura, Luoghi dell’istruzione, Scuola elementare
STATO Concorso
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Paolo Rizzatto
COLLABORATORI  Paolo Colombo


La scuola elementare è un organismo semplice, privo di attrezzature specialistiche, che si articola in tre luoghi distinti e propri del ciclo scolastico: l’aula normale, l’aula interciclo e l’aula comune dove si svolgono diverse attività collettive. Il problema principale del processo di definizione tipologica è stato quello di stabilire una gerarchia di questi luoghi tale da indicare in modo sintetico l’identità dell’intero organismo. Il processo è stato lungo e complesso; su questo progetto siamo ritornati più volte anche a distanza di tempo e abbiamo elaborato diverse soluzioni dello stesso problema: come stabilire il rapporto fra una grande aula centrale aperta sul verde e le aule di studio, mantenendo l’unità architettonica dell’edificio.

Lo schema che ne risulta è consueto in edifici di questo genere (lo schema ad H); al centro è posta l’aula comune e sulle ali al primo e secondo piano le aule normali e le aule interciclo fra loro comunicanti attraverso una scala interna. Al piano terra sono collocate le aule speciali, le attività di servizio e amministrative. Tutti i corpi di fabbrica hanno un doppio affaccio a nord e a sud, ma le aule hanno un affaccio privilegiato, attraverso una grande vetrata, sullo spazio interno ai due bracci della H in modo da garantire un certo isolamento delle attività che vi si svolgono. L’aula comune affaccia direttamente all’esterno sul verde e attraverso due vetrate laterali sullo spazio di affaccio delle aule. In questo modo dall’aula comune è possibile stabilire un rapporto con il verde circostante ed avere una visione unitaria di tutta la scuola. La distinzione delle parti, nel lungo fronte volutamente unitario, è stata affidata alla differenza del rapporto fra pieno e vuoto e alla costruzione di quattro torri (tre torri ascensori e una ciminiera) collocate in modo da sottolineare ulteriormente la divisione degli spazi interni. L’edificio è costruito in mattoni a vista, le torri sono in cemento armato verniciato di bianco. 



IN

Massimo Ferrari (a cura di) Antonio Monestiroli Opere, progetti e studi di architettura Electa Milano 2001

Francesco Moschini (a cura di) Antonio Monestiroli Progetti 1967-1987  Edizioni Kappa Roma 1988