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CENTRO CIVICO A SAN DONATO MILANESE


LUOGO San Donato Milanese, Milano, Italia
ANNO 1991
TEMA Città
STATO Concorso
PROGETTISTI Antonio Monestiroli
COLLABORATORI  Ilario Boniello, Martina Landsberger, Tomaso Monestiroli, Raffaella Neri, Elisabetta Rimoldi, Giuseppe Rossi, Giacomo Tutucci


La scelta di progetto è di confermare il carattere dello spazio aperto e di costruire un centro urbano disponendo sul grande prato un sistema di edifici pubblici che diano senso al luogo attraverso le loro relazioni reciproche. Il Municipio esistente costituisce uno dei poli di queste relazioni. Di fronte ad esso, in fondo ad un prato a distanza di 350 metri, un’aula polifunzionale che può contenere diverse attività di spettacolo, musicali e di riunione assembleare. Questo edificio definito dal rapporto fra un’aula e un corpo scenico, costituisce il secondo polo del sistema e stabilisce il carattere del grande vuoto compreso fra esso e il Municipio. Il corpo scenico dell’aula polifunzionale può essere usato come fondale per rappresentazioni teatrali sul grande prato antistante.

Municipio e aula sono disposti su un asse parallelo alla via Emilia. Su un asse perpendicolare a questo si collocano un mercato coperto e una fontana che definiscono un luogo di vita collettiva immediatamente di fronte al Municipio e in prossimità della Biblioteca Comunale. In questo punto il parco diventa un giardino, luogo di incontro e punto di osservazione dell’aula al di là del lungo prato. La fontana è disposta sull’allineamento del tratto della via Martiri di
Cefalonia che collega l’area con la via Emilia. Fra il mercato coperto e l’aula un lungo edificio porticato parallelo alla via Gramsci definisce il margine del parco a nord-est e il confine fra il luogo pubblico e l’area destinata alla residenza. L’edificio porticato contiene al piano terra tutte quelle attività a diretto contatto con il pubblico (negozi, bar, ristoranti, botteghe artigiane), al primo e secondo piano attività come uffici, studi professionali ecc. e costituisce il margine di una piazza di grandi dimensioni che coincide con il parco e che definisce la sua forma attraverso le relazioni fra diversi edifici pubblici. Lo spazio antistante al lungo portico, rivolto a sud-ovest, può essere un piacevole luogo di sosta all’aperto per bar, ristoranti, ecc. Alle spalle dell’edificio pubblico porticato un sistema di cinque edifici in linea paralleli, alti sei piani orientati nord-est/sud-ovest, contiene la residenza che affaccia su grandi corti giardino. L’area di progetto è un isolato compreso fra le vie Martiri di Cefalonia, Gramsci e Europa, uniche strade veicolari previste che servono l’area sul perimetro e conducono ai parcheggi sotterranei. Le strade all’interno dell’area sono di sezione molto ridotta e sono da considerare strade di servizio ai negozi e di emergenza. L’asse Municipio-aula è parallelo alla via Gramsci e conferma la direzione della via Emilia che è la matrice dell’insediamento di San Donato. Le aree libere lungo la via Gramsci nella direzione di via Correggio consentono di ipotizzare la continuazione del principio insediativo collocando oltre al Municipio e all’aula polifunzionale altri edifici pubblici in modo da trasformare la via Gramsci nel luogo centrale di tutto l’insediamento urbano di San Donato.



IN

Massimo Ferrari (a cura di) Antonio Monestiroli Opere, progetti e studi di architettura Electa Milano 2001