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AMPLIAMENTO DEL CIMITERO NELL’ISOLA DI SAN MICHELE


LUOGO Venezia, Italia
ANNO 1998
TEMA Architettura, Luoghi sacri, Cimitero
STATO Concorso
PROGETTISTI Antonio Monestiroli
COLLABORATORI  Massimo Ferrari, Martina Landsberger, Tomaso Monestiroli


Il cimitero è un edificio moderno, almeno in quanto istituzione civile che dà diritto di sepoltura ad ogni cittadino. Un edificio che ha come fine ultimo quello di creare attorno alla sepoltura una condizione di rispetto. Un luogo nelle cui forme tale condizione si rende riconoscibile. All’architettura è affidato questo compito: rendere riconoscibile l’atto della custodia. Il recinto è l’elemento che appartiene a tutti i cimiteri della storia, elemento di protezione e di individuazione del luogo dei morti, elemento costitutivo del suo significato. Allo stesso modo l’isola, il bosco, sono elementi che proteggono e individuano un luogo. L’isola perché circoscritta e difficilmente accessibile, il bosco perché distingue un dentro da un fuori. Il bosco, poi, appartiene a tutti quei cimiteri che affidano alla natura e ai suoi elementi il senso della durata nel tempo.

Il cimitero di San Michele in Isola è un luogo appartato, circoscritto e protetto per il fatto di essere esso stesso un’isola. Un luogo rinchiuso da un muro, dedicato ai defunti. Nel paesaggio della laguna fra le Fondamenta Nuove e l’isola di Murano, il cimitero si raggiunge con un senso di attesa per la forma dei suoi luoghi interni. Attesa che, superata la bella facciata del Codussi all’approdo, si spegne via via che si penetra nel grande recinto, perdendo il rapporto con il paesaggio, con la laguna e quindi con Venezia. Un cimitero, quello esistente, certamente più bello fuori che dentro, appunto perché una volta all’interno si perde la cognizione del luogo in cui il cimitero sorge. Si perde la cognizione dell’isola, diversamente che in altre isole della laguna. Il progetto parte proprio da queste considerazioni positive e negative e su di esse si conforma. La prima scelta è stata quella di accettare le indicazioni del bando, che suggerisce l’ampliamento piuttosto che la formazione di una nuova isola. Questo perché pensiamo che sia necessario intervenire sul rapporto dell’isola con il paesaggio piuttosto che lasciare il cimitero esistente nelle condizioni in cui si trova e costruire un nuovo rapporto in un’altra isola. Scelta la via dell’ampliamento l’idea generale del progetto è quella di mantenere separati il cimitero esistente e quello di progetto per mezzo di un parco e un giardino che sono allo stesso tempo fuori le mura del vecchio cimitero e dentro i recinti del nuovo. Il rapporto con il paesaggio, così importante in questo luogo, è stabilito dall’andamento del nuovo perimetro che lascia grandi varchi nelle tre direzioni: a nord verso Murano, a est e a sud verso Venezia. Obiettivo della composizione è quello di costruire al contempo luoghi chiusi e protetti e luoghi aperti verso il paesaggio lagunare. Da qui la scelta delle grandi corti aperte sul parco delle inumazioni, costruite in parte sull’acqua, così da delimitare e comprendere specchi di laguna all’interno del cimitero. Sui fianchi delle corti tra una e l’altra, una calle consente la vista sulla laguna.



IN

Il cimitero maggiore di Voghera Federico Motta Editore Milano 2004

Massimo Ferrari (a cura di) Antonio Monestiroli Opere, progetti e studi di architettura Electa Milano 2001