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BIBLIOTECA DI PESCARA


LUOGO Pescara, Italia
ANNO 2004 – 2008
TEMA Architettura, Luoghi della cultura, Biblioteca
STATO Concorso
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Tomaso Monestiroli, Massimo Ferrari, Maria Laura Polignano


L’edificio per la cultura è un luogo nel bosco. È il bosco stesso che in quel punto diventa edificio e il suo interno altro non è se non una radura protetta da un grande tetto sorretto da due recinti di pilastri che continuano i filari degli alberi. In quella radura, luogo di incontro circondato dai libri di un’intera regione, si svolgono le più diverse manifestazioni culturali, dalle mostre ai dibattiti, dalle conferenze alle proiezioni di video ecc. Una grande piazza coperta, la piazza del sapere, percorribile su tre diversi livelli: a terra in un grande spazio indiviso aper- to alle attività più diverse, su un primo ballatoio dove compaiono parte dei libri raccolti nella biblioteca e a un secondo livello destinato alle esposizioni, da cui è possibile vedere allo stesso tempo il grande spazio all’interno dell’edificio e il parco in cui l’edificio è collocato. Una serie di percorsi collegati fra loro che consentono un chiaro riconoscimento del luogo in cui si è riuniti e dei suoi significati.

La speranza è che gli elementi che si depositano nella memoria collettiva e che restano nel tempo diventino il bosco, di cui la struttura dell’edificio vuole essere allegoria, e l’interno dell’edificio, quella piazza coperta, luogo di incontro di tutti i cittadini, a cui si accede oltrepassando una serie di recinti concentrici ognuno con un suo ruolo e un suo significato. Dal recinto più esterno, i pilastri perimetrali che delimitano l’edificio, alla seconda fila di pilastri che accoppiati ai primi sorreggono il grande tetto sopportandone il peso maggiore, al recinto in pietra traforato per filtrare la luce nella biblioteca, fino al recinto più interno sfalsato su due piani sovrapposti, punto di arrivo per chi si incontra in quel luogo e grande atrio per chi è diretto alla biblioteca. Attraversare uno dopo l’altro i recinti successivi, percorrendo lo spazio compreso fra loro, rende prezioso il punto di arrivo; inoltre si genera un senso di attesa che amplia il significato del luogo, quel significato che il luogo stesso con la sua forma conclusa deve saper evocare. Obiettivo del progetto è rendere riconoscibile quel significato attraverso l’esperienza che si ha dell’edificio: andandoci percorrendolo, stando al suo interno o anche solo passandoci davanti. Il grande edificio ad aula è costruito da due parti distinte: una grande copertura (70 x 80 metri) composta da una doppia fila di pilastri in acciaio che sostiene un sistema di travi reticolari incrociate ancora in acciaio e sotto la copertura un edificio a corte chiusa costruito in cemento armato e rivestito in travertino sia all’esterno sia all’interno. Queste due parti, una contenuta nell’altra, sono indipendenti e autonome. Nell’edificio rivestito in travertino sono contenute la biblioteca, la mediateca, la sala convegni, la caffetteria e il bookshop. Il grande spazio interno all’edificio biblioteca è destinato a esposizioni, assemblee, incontri, ma anche a spettacoli e proiezioni, uno spazio che si amplia al piano di copertura del volume interno, che è ancora sotto la grande copertura metallica, ed è collegato al piano terra da due grandi scale e da due ascensori. Da questo piano alto che gira tutto intorno all’edificio, freddo ma coperto, è possibile avere una vista del parco e allo stesso tempo del luogo centrale interno all’edificio. La biblioteca si articola su tre lati dell’edificio interno. Sul perimetro le sale lettura a doppia altezza, verso l’interno i depositi dei libri disposti su due piani, al piano terra e a un primo piano che si affaccia all’interno delle sale di lettura da un lato e la grande piazza centrale dall’altro. Su questa grande corte, che è anche il luogo di arrivo dal bosco e l’atrio della biblioteca, si affaccia un ballatoio che contiene una parte dei libri della biblioteca che in questo modo si rende riconoscibile all’esterno e definisce il carattere del luogo. La biblioteca è collegata da un sistema di scale, ascensori e montacarichi con il piano interrato che contiene altri depositi di libri, oltre ai servizi del personale. La mediateca si distribuisce in modo analogo alla biblioteca con una importante variante che consiste nel separare i grandi spazi delle sale lettura con dei tramezzi mobili in modo da creare aule di dimensioni diverse per accogliere gruppi di persone diversi: da piccoli gruppi a classi scolastiche che vogliono consultare materiale mediatico, registrazioni video, video conferenze, film didattici, film d’autore. Nello stesso edificio adiacente alla biblioteca vi è una sala convegni con 150 posti. All’ingresso dell’edificio, sui due lati del fronte, si trovano da una parte la caffetteria con un piccolo ristorante e dall’altra il bookshop. Questi due ambienti sono affacciati sul parco e collegati a tutte le attività presenti nell’edificio. Ai quattro angoli sono disposti i servizi per il pubblico, gli uffici e i servizi per il personale della biblioteca.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli  Opere e progetti di Architettura  Electa Milano 2021

Monestiroli Architetti Associati. Aule Parma 2014

D. Nencini (a cura di)  Innovazione e tradizione: osservatorio sulla ricerca in architettura in Italia Prospettive Edizioni Roma 2013

IDENTITÀ DELL’ARCHITETTURA ITALIANA N3 2005