086

COMPLESSO SCOLASTICO A VIGNOLA


LUOGO Vignola, Modena, Italia
ANNO 2008
TEMA Architettura, Luoghi dell’istruzione, Complesso scolastico
STATO Progetto
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Tomaso Monestiroli, Massimo Ferrari, Claudia Tinazzi 
COLLABORATORI  Federica Farina, Guido Rivai 


La scuola è un’istituzione in cui si svolge una vita analoga a quella di una comunità urbana. Il luogo in cui essa si colloca, proprio come in una città, deve rendere evidenti le relazioni fra gli edifici che la compongono. Dalle singole classi, dove gli alunni si riuniscono per svolgere le loro attività insieme agli insegnanti, ai laboratori dove più classi svolgono attività pratiche in diversi settori, ai luoghi collettivi come la mensa, la palestra o l’auditorium dove le diverse classi si incontrano per svolgere attività comuni, fino al luogo centrale che relaziona tutte le parti rendendo intellegibile il sistema. Il luogo del nuovo complesso scolastico di Vignola dunque sarà analogo a un luogo urbano, una piccola città, con la sua parte elementare, l’aula e i suoi edifici collettivi, la mensa,la palestra,l’auditorium.

Tutti questi elementi della scuola si collocheranno in un bosco e si distribuiranno intorno a una grande radura (il prato centrale) alla quale tutti faranno riferimento. Il prato sarà il luogo centrale della scuola, che diventerà il luogo dei punti di vista della scuola intera. In questo modo, chi frequenta la scuola, riconoscendo le sue singole parti e le loro relazioni, riconoscerà una comunità e si sentirà parte di essa. Acquisterà quel senso di appartenenza che è proprio di ogni cittadino.
L’elemento di relazione fra le aule e fra queste e i luoghi collettivi (auditorium, mensa, palestra) è una lunga galleria che si distingue da un semplice corridoio per le diverse dimensioni e qualità ambientali. La galleria, nel nostro progetto, è intesa come uno spazio lineare, luminoso, ben areato, visivamente aperto sul bosco in cui si colloca la scuola e sul prato che è il suo luogo centrale.
Lungo questi percorsi lineari si ha un’esperienza continua del luogo in cui la scuola si colloca. Questi percorsi, costruiti in ferro e vetro, sono alti tre piani. Al piano terra e al primo piano collegano le aule e i laboratori. Il secondo piano è totalmente destinato a lucernario su ambedue i lati. A questi grandi elementi di distribuzione sono appoggiati i corpi delle aule e dei laboratori che hanno un carattere diverso. Costruiti in muratura di mattoni a vista, definiscono luoghi recintati, in sé raccolti, in cui gli alunni si possono concentrare nelle diverse attività che svolgono al loro interno. La palestra e la mensa sono due edifici autonomi collocati frontalmente sui due lati corti del grande prato centrale, in una posizione dominante rispetto al sistema. Una chiara gerarchia è stabilita dalla loro collocazione su uno stesso asse di simmetria del prato. Questi edifici, destinati ad attività collettive, assumono un’importanza primaria rispetto ai corpi delle scuole che si allineano sui lati lunghi del prato. La palestra è collocata a sud-est del grande prato centrale verso il cimitero esistente. È un’aula che ha le dimensioni necessarie a contenere due campi di pallavolo che affaccia, con una grande vetrata continua, sul prato antistante che può ospitare le sue attività all’aperto. Nella parte centrale del corpo di fabbrica un grande lucernario dà aria e luce a tutta la superficie interna. Sopra un soppalco, sotto il quale sono collocati gli spogliatoi e i servizi, sono praticabili attività a corpo libero. Il grande lucernario è l’elemento che dà alla palestra il suo carattere proprio e che, in un certo modo, la apparenta ai corpi lineari delle aule disposti lungo i due lati del prato. Sul lato opposto alla palestra, affacciata sullo stesso prato, la mensa è costruita da un recinto quadrato, finestrato sui quattro lati e ancora coperto da un lucernario in ferro e vetro, questa volta grande come tutta l’aula. Anche la mensa ha una parte soppalcata, che contiene i servizi, sulla quale si trova la mensa degli insegnanti. Dunque tutti gli elementi della scuola affacciano sul prato centrale e le gallerie di distribuzione delle aule, del tutto trasparenti, consentono di vedere, dal prato centrale, il bosco in cui la scuola è situata. Come si vede un sistema distributivo molto semplice, con una forte identificazione delle parti che determina, oltre alla qualità dei luoghi, la loro riconoscibilità come parti di un unico luogo collettivo. La scuola materna, pur facendo parte del complesso e accostandosi a esso, mantiene una sua autonomia. Le aule e le aule attrezzate affacciano su un prato centrale che si pone come il luogo comu- ne della scuola, quel luogo al quale tutte le attività fanno riferimento. All’esterno anche la scuola materna affaccia sul bosco, almeno per tre dei quattro lati, con grandi portefinestre che consentono un rapporto visivo diretto con questo. La sua giacitura al margine del bosco protegge tutto il complesso scolastico dai disagi dell’ambiente circostante.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli  Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021

IDENTITÀ DELL’ARCHITETTURA ITALIANA N10 2012