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AMPLIAMENTO DEL TENNIS CLUB ALBERTO BONACOSSA


LUOGO Milano, Italia
ANNO 2010
TEMA Architettura, Luoghi dello sport, Tennis club
STATO Progetto
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Tomaso Monestiroli, Claudia Tinazzi
COLLABORATORI  Marcello Bondavalli, Federica Cattaneo


Il progetto di ristrutturazione e ampliamento del Tennis Club Milano obbliga a una serie di considerazioni che per noi diventano vincoli del progetto stesso.
L’assoluto rispetto del progetto originale dell’architetto Muzio (1923-29) che di fatto costituisce il valore principale della sede attuale. Tale progetto non va solo assunto per quello che è ma valorizzato per quanto possibile liberando gli edifici da tutte le superfetazioni e ripristinando le modifiche fatte nel tempo. Si può considerare la possibilità di modificare le gradinate del campo da tennis destinato al trofeo perché non corrispondono al progetto originale che prevedeva gradinate più leggere e di forma diversa.

Tutto il resto, compresa la piscina all’aperto con il ristorante, gli spogliatoi e il giardino, vanno conservati e ristrutturati in tutte le loro parti. Il luogo della piscina aperta è di grande bellezza ed è rappresentativo di un linguaggio dell’architettura del Novecento in Lombardia, per cui la nostra scelta è quella di un restauro accurato. La realizzazione delle opere più importanti richieste dai soci che sono: due autorimesse interrate, per un numero cospicuo di auto; campi da tennis con chiusura perimetrale e copertura fissa. Tale struttura, realizzata con un sistema di pilastri e travi in acciaio, contiene quattro campi da tennis separati da pannelli mobili e prevede in copertura un sistema di pannelli fotovoltaici per rendere l’intero complesso autosufficiente da un punto di vista energetico; una nuova palestra con annessi spogliatoi facilmente divisibile in due parti con pannelli mobili secondo le necessità d’uso, in cui sia possibile svolgere attività fisiche con attrezzi o libere; una piscina coperta con una vasca di dimensioni regolamentari con annessi spogliatoi. La piscina, seminterrata per non occupare lo spazio circostante, sarà coperta da un grande lucernario apribile sulle pareti perimetrali realizzato tramite una struttura in cemento armato a cassettoni. Nei due livelli interrati si trovano gli spogliatoi della piscina e i locali destinati alla spa; un centro congressi con due sale riunioni per 100 e per 50 persone con relative autorimesse interrate. Il centro congressi, collocato nell’angolo a nord dell’area, può essere completamente indipendente dalle attività interne al tennis club, anche se è facilmente collegabile al campo del trofeo annuale ed è utilizzabile in caso di eventi speciali; il campo “centrale” destinato al trofeo Bonfiglio e ad altre manifestazioni ago- nistiche è attrezzato con due gradinate contrapposte di cui una fissa con locali deposito contenuti al suo interno e una mobile che sarà allestita di volta in volta sul campo di calcetto adiacente; l’edificio adiacente alla palazzina del Muzio è destinato a sale riunioni, al bar, alla sala televisione e ai servizi. Davanti a questo edificio un nuovo porticato (peraltro già previsto nel progetto del Muzio) costituirebbe un percorso verso i campi coperti, e la nuova piscina coperta; i campi da tennis rimarrebbero in totale 16 di cui quattro nuovi con copertura fissa, uno con le nuove gradinate (destinato al trofeo) e gli altri 11 preesistenti e adeguatamente restaurati; per tutti gli edifici, vecchi e nuovi, sono previsti nuovi impianti ad alta efficienza energetica.

Aree verdi
Nel progetto originale dell’architetto Muzio sono previste aree verdi con pre- cise destinazioni che è nostra intenzione confermare: l’area prospiciente la palazzina è de- stinata al passeggio e alla permanenza dei soci e degli ospiti. È un’area molto accogliente con alberi ad alto fusto col- locati in circolo e a filari paralleli che va mantenuta con cura; la alberatura lungo i due lati del recinto, via Arimondi e Monte Generoso, che è nostra intenzione piantumare nuovamente, ha la funzione di proteggere i campi in direzione sud-est; inoltre tutti i campi da tennis sono delimitati con un sistema di siepi aperte al centro dei campi stessi dove sono sistemate le panche per i giocatori e per gli ospiti. Queste siepi vanno in parte ripiantate per ripristinare la loro configurazione originale.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli  Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021