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PALAZZO DELLA REGIONE MOLISE A CAMPOBASSO


LUOGO Campobasso, Italia
ANNO 2014
TEMA Architettura, Luoghi delle istituzioni, Palazzo della regione
STATO Concorso
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Tomaso Monestiroli, Carlo Moccia, Raffaella Neri, Maria Laura Polignano
COLLABORATORI  Luca Cardani, Luca Schepisi


La nuova sede della Regione Molise rappresenta un importante polo collettivo della città, un nuovo centro ricco di luoghi pubblici e di giardini che si inserisce nel tessuto della città murattiana, affermando nuovamente la sua vocazione di luogo delle istituzioni civili urbane. Nel progetto, il nuovo insediamento costituisce l’occasione per riqualificare e valorizzare uno spazio centrale della città attraverso la costruzione di un sistema di spazi pubblici di natura diversa, concatenati l’un l’altro in una successione di luoghi che ricompongono parti ora separate dal grande vuoto del campo sportivo. Si tratta di un sistema di piazze pedonali che, nella tradizione delle città italiane, rappresenta il cuore e l’identità della città, dando forma ed espressione alle sue istituzioni più significative.

Il sito presenta una orografia accidentata, con dislivelli consistenti e una geometria irregolare. La diversa giacitura dei volumi di progetto e le loro relazioni hanno consentito di ricavare spazi aperti di diversa natura e carattere, che si articolano per raccordare le quote del terreno e delle strade al contorno.
Il centro del sistema è la piazza trapezoidale originata dal rapporto fra la sede della Regione, un edificio complesso, composto a sua volta di volumi distinti organizzati intorno a un basamento di pianta pressoché triangolare, e il parco, configurato come un giardino pensile, di forma regolare, sollevato dalla quota del terreno circostante. Una seconda piazza gradonata in dolce pendenza converge teatralmente su quella principale, stabilendo la relazione fra la sede della Regione, il nuovo parco e il giardino della villa comunale De Capoa, attraverso piazza Savoia. La sede della Regione è un edificio articolato, con una grande ricchezza di spazi interni, che intende rappresentare l’istituzione come un secondo, moderno castello che dialoga con il castello Monforte, e che diviene, con le sue torri, un punto di riferimento per la città e per il territorio. Il basamento triangolare assume il perimetro dell’area edificabile, ridefinendo i limiti dell’isolato attraverso due muri chiusi e rivestiti in pietra, ortogonali fra loro, analoghi a due bastioni che proteggono l’interno dell’edificio; il terzo lato si apre sulla piazza centrale, cuore dell’insediamento, attraverso un profondo loggiato pubblico. Le due torri, di diversa misura e geometria, sono orientate verso il cuore della città murattiana, come il lungo e profondo loggiato che delimita la piazza. Ospitano gli uffici della Regione, gli assessorati, la sala della giunta e gli uffici di presidenza. La torre più piccola contiene tutte le risalite, gli impianti, gli spazi tecnici, i depositi e i servizi. Ciò consente alla torre più grande, a pianta quadrata, di disporre di piani liberi da organizzare secondo necessità. Comunicante con gli uffici, lo spazio del basamento triangolare è destinato a ospitare, al primo piano, la sala del consiglio, a forma di emiciclo, e i servizi annessi. L’accesso alla sala può avvenire anche dalla piazza, attraverso il loggiato a doppia altezza e il corpo dei servizi, con bar, ristoranti e servizi alla sala consigliare. La sala del consiglio è un luogo prezioso, visibile dalla piazza e dal loggiato che la lascia trasparire, monito e metafora del “buon governo”, nella luce zenitale che scende dal grande lucernario. Il torrione esagonale, che funzionalmente ospita la rampa di accesso ai posti auto, costruito in pietra, posto sul vertice del triangolo, rafforza e ancora il basamento, creando un restringimento che consente di distinguere le due piazze comunicanti. La sua pianta centrale segna un punto importante nel sistema poiché costituisce la cerniera intorno a cui ruota l’asse della piazza della Regione, proseguendo in quello della cordonata e del giardino della villa comunale. Al secondo piano del torrione si trova la sala dei ricevimenti, affacciata sul tetto-giardino del basamento, una terrazza verde sulla città, collegata direttamente con la torre degli uffici della Regione. Al di là della piazza centrale, il parco si configura come un giardino pensile, un giardino prezioso e piantumato, attraversato da due viali ortogonali che al centro raggiungono il livello del prato per poi ridiscendere dolcemente e guadagnare la quota delle strade intorno.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli  Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021

C. Simioni, A. Tognon (a cura di) 
La città. Progetti urbani – Die stadt. Städtische projekte  
Aiòn Edizioni Firenze 2017