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SCUOLA ALBERGHIERA AD ARIANO IRPINO


LUOGO Ariano Irpino, Avellino, Italia
ANNO 2017
TEMA Architettura, Luoghi dell’istruzione, Scuola alberghiera
STATO Concorso
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Luca Cardani, Giovanni Uboldi


Il progetto di concorso prevede un polo scolastico di eccellenza alberghiero e agroalimentare a servizio della città di Ariano Irpino e del suo territorio. Un edificio dove si apprendano i modi dell’ospitalità trasmessi in alcune strutture della scuola aperte ai cittadini. Insomma un’architettura che possa essere attraversata dall’intera cittadinanza che deve essere coinvolta dalle sue attività non solo didattiche ma anche di relazione con il pubblico. Noi abbiamo assunto il tema dell’attraversamento come obiettivo principale del progetto, a partire dalla scelta di costruire un percorso pedonale, una strada poco più larga di un vicolo della città storica, che colma la differenza di quota fra la città alta di piazza San Francesco e quella più bassa di via d’Afflitto, passando attraverso l’edificio scolastico.

Un attraversamento che collega fra loro i luoghi collettivi e le attività che la scuola intende condividere con tutti i cittadini. Il luogo strategico di questa connessione scuola-città sono il ristorante e i laboratori legati al suo funzionamento. Scendendo lungo via d’Afflitto, la strada della città bassa, si incontra un grande pergolato collocato sopra il basamento di un muro di contenimento, storicamente destinato a luogo degli orti del convento di San Francesco, affacciati a sud sul paesaggio scosceso. Il pergolato, collegato con i locali adiacenti, è usato come luogo all’aperto del ristorante, ma anche come luogo degli incontri e delle feste. Il fatto che il ristorante possa mettere in relazione la scuola con il pubblico e i cittadini fa intendere il grado di relazione possibile fra l’edificio e la città, sia dal punto di vista urbano e architettonico, sia da quello della vita sociale. L’ingresso alla parte più strettamente didattica della scuola riservata agli studenti e ai professori è su piazza San Francesco, a una quota più alta di quella di via d’Afflitto. La piazza San Francesco è sempre stata uno dei luoghi centrali della città, dominato dal convento di San Francesco e dal palazzo Bevere. La forma del luogo è profondamente cambiata in seguito al crollo prima e alla demolizione poi del convento di San Francesco e alla trasformazione della chiesa nel centro pastorale per la gioventù, rimasto isolato nel mezzo di un grande vuoto in attesa di una nuova configurazione. L’unico edificio rimasto dell’antica piazza è palazzo Bevere, profondamente manomesso all’interno ma ancora riconoscibile all’esterno. La nuova scuola dunque ha anche il compito di dare una rinnovata dimensione al grande vuoto urbano dove si colloca, costruendo con la sua architettura una grande piazza pubblica pedonale che la separa dalla strada che collega tutta la città alta per il lungo. Sulla piazza affaccia l’edificio alto tre piani, che contiene a piano terra l’atrio della scuola e gli uffici e ai due piani superiori le aule e i laboratori. A conclusione della facciata sulla piazza sulla sinistra compare una torre, che ospita tre aule sovrapposte che godono di un affaccio molto particolare sul grande giardino pensile. La torre, massiccia e rivestita di pietra come il basamento su via d’Afflitto, vuole essere la memoria della presenza in quel luogo di un convento, con la sua chiesa e il suo campanile. Nello stesso edificio in linea sul lato rivolto verso sud sul giardino pensile affaccia una lunga veranda in ferro e vetro che porta aria e luce alle aule e ai laboratori, aprendo la vista verso un paesaggio collinare che appare sconfinato. Sempre su via d’Afflitto nel basamento si trova un grande atrio areato e illuminato naturalmente che distribuisce una biblioteca, una palestra e un auditorium con i relativi servizi. In questo modo anche su via d’Afflitto si trovano gli accessi alla parte pubblica della scuola, facilmente raggiungibile anche dalla piazza San Francesco, rinforzando così il senso e i caposaldi del percorso di attraversamento della città e dell’architettura su cui si costruisce il senso di questo progetto.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli  Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021