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AULA POLIVALENTE A CANELLI


LUOGO Canelli, Asti, Italia
ANNO 2017
TEMA Architettura, Luoghi dello sport, Aula polivalente
STATO Concorso
PROGETTISTI Tomaso Monestiroli, Luca Cardani
COLLABORATORI  Ciro Marco Musella, Jennifer Nespoli


Il bando di concorso richiedeva la realizzazione di uno spazio polifunzionale dedicato ad attività culturali da realizzare in un luogo significativo della città di Canelli, al centro della principale piazza occupata un tempo dal Foro Boario demolito durante il Novecento. La scomparsa del vecchio Foro Boario, detto anche Ala, che ha regolamentato gli allineamenti dell’edilizia abitativa a
definizione di un grande spazio pubblico, ha lasciato un vuoto urbano e culturale nella città. L’Ala era un edificio a impianto basilicale di 49 metri di lunghezza per 15 di larghezza, destinato principalmente all’attività di mercato, che manifestava attraverso il suo carattere straordinario il ruolo di luogo di condivisione pubblica e sociale all’interno della città.

La scelta principale del progetto è stata quella di affidare al tipo dell’aula, come luogo collettivo, coperto e indiviso, la soluzione architettonica e urbana dello spazio polifunzionale, confermando la collocazione e il ruolo rivestito storicamente dall’Ala nell’attuale piazza Gancia, come porta di accesso da sud alla città. La nuova aula è collocata leggermente traslata verso ovest, per costruire al contempo un nuovo fronte urbano su piazza Cavour, esaltando l’ideale spazio prospettico verso il centro storico dominato dal Castello Gancia, e per conferire al lato est della piazza una misura più adatta alla scala degli spazi urbani. L’aula diventa così l’occasione per articolare lo spazio urbano in luoghi differenti definiti dal carattere unitario della sua architettura posta in posizione baricentrica. L’orientamento dei setti murari che definiscono i lati lunghi e i due muri a C dei fronti nord e sud sottolineano il collegamento attraverso l’aula tra piazza Cavour e piazza Gancia, come piazza coperta che le collega e separa.
Alla costruzione è poi affidata la rappresentazione del carattere dell’aula civica. L’edificio è definito da un perimetro di elementi murari rivestiti in mattoni faccia a vista per sottolinearne la destinazione pubblica e il valore civile, ed è sormontato da una grande copertura lignea appoggiata su di essi. La solidità dei setti murari descrive il recinto e gli accessi all’edificio, mentre la trasparenza della grande copertura in legno appoggiata su di essi definisce il volume dell’aula come luogo di riunione e incontro dell’intera cittadinanza, aperta alla relazioni con il territorio.
Il carattere interno del grande vuoto dell’aula libero da ingombri permette, attraverso il suo allestimento, di ospitare le attività più diverse, mentre all’esterno l’edificio unitario, grazie alla sua dimensione e collocazione, assume il ruolo di una macchina scenica urbana che accoglie e rappresenta i momentidi festa e di incontro della città.



IN

IDENTITÀ DELL’ARCHITETTURA ITALIANA N19 2021

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli   Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021