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NUOVA SCUOLA PRIMARIA DI SEGRATE


LUOGO Segrate, Milano, Italia
ANNO 2020
TEMA Architettura, Luoghi dell’istruzione, Scuola primaria
STATO Concorso
PROGETTISTI Tomaso Monestiroli, Luca Cardani, Raffaella Neri
COLLABORATORI  Claudia Angarano, Martina Meulli


L’area di progetto, particolarmente ampia, comprende l’intero centro civico della città, con il parco urbano con la sua collina artificiale, lambendo gli spazi urbani del vecchio municipio, oggi biblioteca, progettato da Guido Canella, adiacente alla piazza e al monumento realizzati negli stessi anni da Aldo Rossi.
Il tema che ci siamo posti è quello di costruire una parte di città che possa essere rappresentativa di un modo di intendere l’abitare. Un succedersi di spazi collettivi e di luoghi aperti, immersi nella natura, secondo un’idea di città aperta, costruita partendo dall’equilibrio tra la scala del quartiere e quella più ampia territoriale.

Noi pensiamo che la scuola debba essere un luogo che sempre più viene vissuto per attività aperte ai cittadini o non necessariamente riguardanti l’insegnamento: la scuola come parte di città, come riferimento urbano nel quale l’intera comunità si riconosce, che rappresenta il centro dell’avanzamento culturale della collettività che la abita. In questo senso il progetto per il nuovo polo scolastico di Segrate intende rafforzare il polo pubblico che gravita intorno al Centroparco, nuovo cuore verde della città, al fine di consolidarne il ruolo centrale e di precisarne l’identità urbana. Il nuovo complesso ridefinisce le relazioni fra i diversi spazi pubblici di questa area – ora indipendenti fra loro – legandoli in un sistema unitario articolato in luoghi diversi, connessi attraverso la rete di una viabilità prevalentemente pedonale e ciclabile. La posizione dei corpi di fabbrica tende così a valorizzare gli spazi verdi già presenti all’interno dell’area. La scuola e il mercato sono il fulcro di un sistema di percorsi che, provenendo dal centro storico, collegano il centro civico, il municipio, la piscina, le scuole, i campi sportivi e il Centroparco. Il disegno degli spazi aperti è impostato su due assi principali, ortogonali fra loro, destinati alla mobilità dolce, definiti da una strada alberata in direzione nord-sud, dove trovano posto gli stalli del mercato ordinati da una piantumazione di alberi regolari, e da una seconda strada porticata che conduce al lago costeggiando la collina esistente, servendo la palestra e gli spazi dello sport aperti al pubblico. La scuola occupa il grande prato e organizza gli spazi dello studio per rivolgerli al giardino della collina. Una lunga galleria vetrata a doppia altezza è il cuore della scuola, il luogo di incontro di tutta la comunità nel tempo libero che, a partire dall’atrio, luogo di attesa e di sosta, ne distribuisce le parti. Questo sistema garantisce la diversificazione degli spazi, in considerazione della loro destinazione e della loro possibile apertura pubblica lungo l’arco dell’intera giornata. Gli spazi dello studio, le aule e i laboratori sono organizzati in corti verdi di pertinenza della scuola, spazi di gioco e di attività all’aperto, rivolte verso il parco alberato della collina. Per le loro caratteristiche dimensionali, gli spazi della distribuzione si configurano come luoghi di attività ludiche e alternative, connesse alla didattica o allo studio in modo congiunto all’attività di classe. La nuova strada alberata nord-sud è ritmata dai volumi che accolgono gli spazi collettivi della scuola, la palestra, la biblioteca, la mensa, l’auditorium, distinti per misura e forma, anch’essi distribuiti dalla galleria interna. Il carattere di questo complesso si basa sulla sua costruzione. La galleria distributiva, così come il percorso che dall’asse centrale porta al lago artificiale, si affidano al sistema trittico per definire il loro carattere collettivo. Sono i luoghi dello stare e del percorrere; luoghi collettivi di incontro, aperti e luminosi dove si attestano le aule destinate alle funzioni pubbliche. Le grandi aule collettive della biblioteca, della mensa, della palestra e dell’auditorium, così come gli spazi più privati dell’apprendimento e dello studio, affidano la loro rappresentatività al sistema murario. Un recinto di mattoni, che ritma le aperture attraverso l’alternanza di lesene e sfondati, definisce le due corti aperte sulla collina verde, destinate alle aule e ai laboratori. Recinti analoghi definiscono la forma, ogni volta diversa, della palestra, della biblioteca, della mensa e dell’auditorium. E così l’impianto della scuola ordina anche una parte più estesa della città e orienta anche la collocazione e giacitura del quartiere residenziale, richiesto dal bando, collegato dal progetto attraverso la sequenza di spazi verdi di natura, luoghi pubblici e percorsi, che si compongono a partire dal valore urbano riconosciuto al polo scolastico.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021