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NUOVO CENTRO VISITATORI PER IL CAMPO DI FOSSOLI


LUOGO Carpi, Modena, Italia
ANNO 2021
TEMA Architettura, Luoghi della cultura, Centro visitatori
STATO Concorso
PROGETTISTI Andrew Berman, Tomaso Monestiroli, Luca Cardani, Federico Bucci, Christian Campanella


Il significato storico del Campo di Fossoli è scritto, oltre che dalle tracce fisiche giunte fino ai nostri giorni, anche dai nomi e dai numeri che raccontano le vite vissute in questi luoghi. 
Sono più di cinquemila le donne e gli uomini che durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale qui hanno perso la propria libertà per motivi politici o razziali. 
La memoria del Campo di Fossoli è legata alla grande tragedia della storia europea dell’Olocausto: un luogo di transito per individui detenuti, emarginati, rifugiati, tolti dal flusso della vita quotidiana e drammaticamente in attesa di conoscere il loro destino.  

La costruzione di uno spazio che rammemora sulla dimensione temporale del passaggio dalla libertà alla detenzione è dunque il tema fondativo di un progetto che si misura con la memoria del Campo di Fossoli. 

Nel perseguire questo obiettivo, abbiamo trovato ispirazione in un passo della Summa de exemplis ac similitudinibus rerum scritta da Giovanni da San Gimignano agli inizi del XIV secolo, citato nel magistrale studio di Frances A. Yates dedicato all’Arte della memoria (1966): 

«Ci sono quattro cose — dice fra Giovanni — che aiutano l’uomo a ben ricordare. La prima è che egli disponga le cose che desidera ricordare in un certo ordine. La seconda è che aderisca ad esse con passione. La terza è che le riporti a similitudini insolite. La quarta è che le richiami con frequente meditazione». 

In questi termini il progetto interpreta il tema del nuovo ingresso al Campo come costruzione di un percorso di accesso, una sequenza di luoghi che conducono progressivamente all’interno del campo, rievocando il tema del “passaggio”. 

Tre semplici muri di laterizio, ortogonali tra loro, segnano la posizione di fossati e recinti precedenti. Il passaggio attraverso e lungo questi muri permette al visitatore di tracciare dei confini, dal mondo esterno fino allo spazio di internità del campo. Il visitatore attraversa sottili soglie per entrare, rallentato da un’architettura intenta a creare un silenzio che permette di ascoltare e sentire il sito stesso.

Questi passaggi corrispondono ad una sequenza di luoghi che il progetto intende rifondare nel loro senso piuttosto che nella loro conformazione originaria, a partire dalla lettura delle stratificazioni storiche, che forniscono il quadro entro cui alcuni nuovi segni ed elementi ricompongono una sequenza di significati spaziali legati al percorso.