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ECO-QUARTIERE A LOSANNA


LUOGO Losanna, Svizzera
ANNO 2010
TEMA Città
STATO Concorso internazionale
PROGETTISTI Antonio Monestiroli, Tomaso Monestiroli, Ilario Boniello, Massimo Ferrari, Raffaella Neri, Claudia Tinazzi
COLLABORATORI  Marcello Bondavalli, Laura Caluzzi, Federica Cattaneo, Fabio Volpi, Aldo Toto
misure ambientali ed energetiche Sergio Croce
paesaggio Pierluigi Marchesini Viola, Elena Recine
viabilità Stefano Recalcati 


La nuova città deve costruirsi in un nuovo ed equilibrato rapporto fra aree edificate e aree verdi, affidando a queste la soluzione di molti dei problemi di congestione e di qualità ambientale. La città si costruisce quindi nelle aree verdi, che devono mantenere una continuità fra loro e con la campagna circostante. Possiamo dire che questo è stato uno dei punti del programma di costruzione della città moderna, posto alla base dell’idea di città del Movimento Moderno europeo. Il rapporto città-natura è stato, e resta per noi, uno dei punti qualificanti di una moderna idea di città.

Un secondo punto, fondamentale nella definizione di una nuova idea di città, è relativo alla definizione delle parti di città, che devono avere una loro identità riconoscibile, e stabilire relazioni chiare con il contesto in cui si collocano.
La nozione di “parte di città” è essenziale per la costruzione della città post-ottocentesca, che si definisce come sistema di relazioni fra parti distinte, aventi qualità e caratteri diversi. L’architettura, come disciplina capace di dare forma riconoscibile al costruito, deve stabilire qualità e caratteri delle parti di città.
Il terzo e non meno importante punto che sta alla base dell’idea di città moderna riguarda le infrastrutture. Se la città è sistema di relazione fra le parti che la costituiscono, e fra queste e la natura in cui le parti si collocano, le infrastrutture diventano strumento indispensabile a rendere operanti ed efficaci tali relazioni. Questi tre punti che stanno alla base di un’idea di città moderna, se affrontati con coerenza e rivolti all’unico obiettivo di rendere migliore la qualità della vita, possono, da soli, risolvere i gravi problemi ambientali di cui oggi soffrono quasi tutte le città europee, che sono dovuti proprio alla carenza di aree verdi o a una lorodistribuzione casuale e frammentata, alla congestione urbana e alla conseguente congestione del traffico. L’area di concorso è situata in un paesaggio collinare a nord del lago e a ovest della catena montuosa. La nostra ipotesi è quella di costruire la fascia compresa fra le due strade con andamento nord-sud con tre distinte unità residenziali composte da diverse tipologie edilizie e intervallate da tre sistemi di edifici a torre composti in modo da definire tre poli urbani ad alta densità, capaci di stabilire relazioni con il contesto anche a grande distanza. Il polo centrale è collocato nella parte più elevata del terreno, gli edifici che lo compongono sono aperti a tutto l’arco del paesaggio. Le tipologie proposte sono tre: edifici residenziali alti 7 piani e 12 piani, caratterizzati da una netta distinzione tra la zona giorno e la zona notte, che si compongono in modo da evidenziare la loro differenza; case unifamiliari binate alte 2 piani disposte nel verde continuo che le circonda; edifici a torre, con basamento destinato ad attività commerciali e terziarie, alti 28 e 30 piani, con i piani bassi destinati a uffici e altre attività come residenze speciali, alberghi ecc, e quelli alti a residenza.
Le quattro torri binate, collocate al centro dell’insediamento, sono disposte come le torri di un “castello residenziale” aperto al paesaggio circostante. Questo moderno “castello”, costruito in ferro e vetro, dovrebbe essere un punto di riferimento per tutto il territorio circostante. La varietà tipologica delle unità residenziali e la loro successione lungo un percorso centrale, continuo ma spezzato, fa sì che la forma dei luoghi sia sempre diversa, e con essa sia diversa l’esperienza di chi abita gli edifici o solo di chi percorre il sistema di spazi verdi che si susseguono: dallo spazio centrale degli edifici disposti intorno al grande prato lungo un perimetro che ricalca la forma dello stadio demolito, sottolineandone la giacitura, al sistema di giardini delle case unifamiliari e dei loro pergolati, fino al verde delle case in linea, disposte parallelamente ai lati di un grande prato centrale.



IN

L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli  Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021

A. Monestiroli, L. Semerani (a cura di)  La casa. Le forme dello stare  
Skira Milano 2011