CELINO NEL BOSCO
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ANNO 2019
TEMA Architettura, Luoghi sacri
STATO Progetto
PROGETTISTI Antonio Monestiroli
COLLABORATORI Claudia Angarano
Leggendo Paul Valéry ho capito l’importanza, nella poesia, delle singole parole, della loro singolarità. La poesia è l’accostamento di parole precise, parole singole che trovano, nella loro relazione, il significato che ne risulterà, unico e insostituibile. Quel significato che può avere solo quella forma e non un’altra. Lo stesso vale per l’architettura.
È il celino che evoca il significato di luogo singolare. Questo edificio va oltre la funzione del riparo, è un’architettura evocativa di quella funzione. In questo luogo può anche svolgersi la funzione religiosa, ma non è questo il suo scopo ultimo. Il celino stabilisce la ragione di quella forma, la sua “singolarità”. Un celino sorretto da 12 colonne sottili, recintato da 12 pilastri a croce che sorreggono un tetto che copre e definisce il luogo dell’incontro. (AM)
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IN
L. Cardani (a cura di) Studio Monestiroli Opere e progetti di Architettura Electa Milano 2021
IQD N53 2018